Quando mi chiedono quale lavoro svolgo nella vita, mi vergogno di dire che sono un informatico (anche se in realtà, sto più dalla parte degli “sviluppatori”): l’informatico è visto come quello che sistema le stampanti, i videoproiettori ed installa i cd di windows craccati, tutte attività che spesso e volentieri sa fare anche male.

Deve essere la stessa sensazione che provava Caravaggio a sentir chiamare gli imbianchini “pittori”.